Un altro aspetto molto importante per noi è quello caratteriale. Qui occorre fare una premessa: il Boxer è un cane da difesa. Per questo fu concepito all’inizio del 1900 quando era sufficiente avere un cane così per dissuadere i malfattori che intendevano infastidirci “armati” di un bastone. Oggi questa necessità è sicuramente venuta meno e sicuramente anche se lo fosse, sarebbe quantomeno anacronistica…
Oggi chi pratica questa attività di Utilità e Difesa, lo fa meramente a scopo sportivo senza alcuna reale applicazione alla vita quotidiana.
Giacchè a me non è mai piaciuto seguire la “massa” ma mi è sempre piaciuto cantare fuori dal coro, da parecchi anni ho deciso di rivolgere la mia attenzione a un obiettivo più ambizioso: “creare” il boxer del terzo millennio. Un cane che, pur mantenendo inalterate le proprie caratteristiche di difensore della famiglia e dei bambini in particolare, sappia però stare a proprio agio nella società attuale, possa accompagnarci al ristorante, al bar, al centro commerciale, entrare all’Autogrill o viaggiare in treno.
Senza essere di impaccio ai proprietari e senza essere di impiccio a chi sta intorno a lui. Per questo quando affidiamo i cuccioli alle rispettive famiglie li abbiamo già portati in giro in macchina, in città, al fiume, a perlustrare i prati e i boschi ma anche il centro commerciale con i suoi rumori così lontani dalla nostra vita abituale. La vita di campagna ci consente di far loro conoscere anche altri animali: I cavalli, gli asini e le caprette dell’amico Michele che pascolano nei prati vicino a casa, di incontrare i caprioli durante le nostre passeggiate, di scorgere da lontano qualche lepre che ci tiene d’occhio…
Ma i nostri cani frequentano regolarmente le classi di socializzazione dove gruppi eterogenei di cani, sotto il controllo di educatori di provata esperienza, imparano a mettersi in relazione e a comunicare tra di loro. Lo fa il cane il cane adulto, lo imparano a fare fin da cuccioli appena hanno completato il ciclo vaccinale a 3 mesi…
